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PREMESSA

Correre per ...

Dopo tanti anni di podismo mi sono reso conto che i motivi per cui lo si fa sono infiniti.

Si corre per stare in forma, per una buona causa, per vincere, per stare in compagnia, per stare sotto un determinato tempo, per ammirare il paesaggio, per perdere peso, per fare una maratona, per scaricare tensioni, per fare le ripetute, per una staffetta a squadre, per parlare con un amico, per arrivare davanti a ...

Il movimento è sempre quello, un passo dopo l'altro, tutto il resto è diverso ogni volta. Per questo mi è venuta l'idea di creare questo blog, per raccontare in libertà il variegato mondo podistico che vivo abitualmente fatto di località, percorsi, persone e obbiettivi.
Evitando di prendersi troppo sul serio

Michele Romanini



sabato 15 novembre 2014

... dare il tempo - Maratonina di Busto - 09.11.2014

Nona partecipazione consecutiva alla Maratonina di Busto Arsizio e terza  come pacer. La convocazione di Gaetano Covizzi mi ha fatto come al solito molto piacere, ancor di più quando ho letto il tempo da garantire, un'ora e quaranta, consono allo stato di forma di quest' autunno.


La vigilia della corsa è caratterizzata dal totometeo, i siti nazionalpopolari prevedono pioggia a secchi mentre i meteorologi amatoriali che non hanno interessi commerciali sono più ottimisti: domenica nuvolosa senza precipitazioni mattutine.

Si entra in clima Maratonina fin da sabato pomeriggio quando il PalaCastiglioni apre le porte, o meglio la famosissima "porticina", per il ritiro pettorali.
Noi pacers, denominati Angeli del Tempo, siamo già in clima da giorni grazie ad una chat creata da Gaetano su Facebook che oltre a fornire info utili e a farci conoscere ha decisamente acceso l'entusiasmo e lo spirito di gruppo.
Gli iscritti alla mezza sono quasi 2000, all'interno del palazzetto tutto è organizzato con la consueta cura, tanti i Sanmarchini al lavoro "dietro le quinte" per la consegna dei pacchi gara con la mitica maglia a manica lunga che ci scalderà negli allenamenti dei prossimi mesi. Sempre che venga l'inverno ... Incrocio il presidente Enrico Traietta cui esprimo ancora una volta tutta la mia ammirazione per quello che sto vedendo.

Al tavolo Pacers c'è molta animazione, ci si saluta, ci si conosce, si fa una foto insieme mentre Gaetano non sta fermo un momento. Le nostre facce sono esposte su simpatici cartelloni così siamo riconoscibili e molti podisti presenti prendono "appuntamento" per la mattina seguente: "io ti seguirò ..." "io verrò con te ..."
tutti uomini ... mannaggia!
Dopo un brindisi con i presenti a base di birra torno a casa per accompagnare mio figlio Marco alla partita di basket, l'incontro è previsto per domani alle 8, la mia consegna è organizzare una bella foto di gruppo per le 9:10.


Apro le persiane domenica mattina e ... la strada è bagnata! Nooo, ho spezzato più di una lancia a favore dei siti meteo amatoriali e vuoi vedere che hanno ragione i catastrofisti? Comunque non piove e alle 7:30 da Via Baracca parte la carovana degli ossonesi diretti a Busto, 7 competitivi e 23 non.
Parcheggio facile e foto by Arturo davanti al PalaCastiglioni dove è posizionato anche il ristoro finale, a mio parere un'ottima idea che consente di avere più spazio all'interno.
Non fa freddo, mi metto subito in divisa e consegno la borsa al deposito onde evitare la ressa dell'ultimo momento. Faccio conoscenza con i compagni d'avventura Silvio (coetaneo) e Paolo (ben più giovane) e dopo aver fatto le ultime raccomandazioni alla Giusy a caccia del suo PB è il momento di ritirare gli strumenti di lavoro: i palloncini.  Quelli dell'ora e 40 sono viola, colore che gli artisti considerano come portatore di sfortune ma non credo che importi a chi deciderà di seguirci.
 
Altra novità di questa edizione è lo spostamento della partenza da via Foscolo a viale Cadorna. L'ampiezza della sede stradale è più o meno la stessa, quello che cambia, in meglio, è l'aver tolto le svolte a gomito e le strettoie del primo km.  Alle 9 faccio un sopralluogo per capire dove poter scattare la foto di gruppo, apprezzo il fatto che la start line è transennata e che vi si accede solo da dietro (dettaglio non da poco) ma questo ci complica un po' le cose.
Oltrettutto all'ora X siamo in pochi, molti palloncini fluttuano in lontananza e piano piano si ricongiungono a noi. L'unione fa la forza e nonostante le rimostranze degli addetti al percorso (Fabrizio scusaci ...) guadagnamo la start line e la coloriamo di giallo.
Ci siamo tutti? Forse ... di sicuro manca il nostro Capitano Gaetano che arriva poco dopo di corsa. Ok, la foto è giusta!

Scavalcando cavi e transenne entriamo in griglia dal lato in attesa che Silvio Omodeo, voce ufficiale di tante edizioni della Maratonina, inizi il conto alla rovescia. Al via ogni pacer lascia partire verso il cielo un palloncino con dedica alla memoria di Marcello, podista e pacer prematuramente scomparso.

Azzeccare il ritmo subito è quasi impossibile, il passo lo detta il plotone e abbiamo 8 secondi di gap rispetto al tempo ufficiale. Primo km lento, secondo veloce, al terzo siamo in linea con la tabella dei 4 e 44 al km già circondati da un folto numero di seguaci. Attorno al quarto km rientriamo sul percorso degli anni precedenti con l'attraversamento di Sacconago e della sua zona industriale.
L'intesa con Paolo e Silvio è perfetta, senza bisogno di parlare ci si dà il cambio tra lo stare davanti a dettare il passo e il rimanere leggermente indietro per non perdere la retroguardia del drappello. E' lo spirito giusto, quello del servizio da fornire e non del fare la corsa in modo asettico.

A metà gara l'ingresso in pista su doppia corsia ci consente di salutare molti amici ma la carreggiata stretta, il passaggio obbligato sul tappeto elettronico e il ristoro ci rallentano un pochino e finiamo sopra media.
Il gruppone che ci accompagnava all'inizio si è dimezzato, resiste stoicamente Aurelia che ha dichiarato da subito di "volere" il PB a 1.39.59.

Si rientra in città e con sorpresa vediamo che nonostante il blocco del traffico ci sono ugualmente parecchie auto ferme agli incroci e tanta gente che mette a dura prova la pazienza dei volontari.  Ci arrivano anche insulti ma è inutile e controproducente rispondere: siamo alla 23a edizione, è stata fatta adeguata pubblicità alla manifestazione ergo non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.  Ultimi 3km, quelli in cui bisogna resistere alla stanchezza che si fa largo, viale Stelvio sembra non finire mai, un ragazzo chiede "ma quando arriva il 20°?"

Eccolo, runners rompete le righe! Chi ne ha va a prendersi il tempo, chi rimane viene incitato a non cedere.
Chiediamo applausi di conforto alla gente che gironzola per le bancarelle del centro e in parecchi rispondono.  Ultimi 200 metri, ci ricompattiamo e tagliamo il traguardo con soli 4 secondi di ritardo su 100 minuti di corsa. Missione compiuta!

E' il momento più bello, quello degli abbracci, dei ringraziamenti, delle foto a caldo con le facce che hanno un sorriso più luminoso del normale.
Gae è lì a raccogliere il nostro grazie per il grande lavoro di preparazione e per averci dato una splendida opportunità. E' un onore far parte di un servizio che non ha eguali a livello di mezza maratona.
Come del resto gli altri servizi, tutti al top: deposito borse, spogliatoi, docce sono lì a portata di mano e ben segnalati da grandi cartelli. Il ristoro esterno fa sì che non si crei il famigerato ingorgo in entrata/uscita dal palazzetto e che le premiazioni si svolgano in un clima più raccolto.

Giusy supportata da Eugenio centra l'obbiettivo del record personale sotto le due ore e 15, Marcellina sale addirittura sul podio come terza nella categoria F60 dando un po' di lustro a Quelli della Via Baracca che per festeggiare si ritrovano, come da tradizione, in pizzeria a Cuggiono per un buon piatto di linguine allo scoglio seguito da grigliata mista di pesce.



Anche questa volta la Maratonina di Busto Arsizio mi ha fatto vivere un'esperienza gratificante: qui nel 2007 feci il record personale sulla mezza maratona, qui nel 2012 ho esordito come pacer.
Ancora una volta complimenti a Enrico Traietta e alla sua grande squadra che ogni anno riesce a confezionare una manifestazione migliore della precedente che già sembra perfetta.
Cosa ci aspetta per il 2015? Ce lo racconteremo tra 12 mesi.








1 commento:

  1. Ciao Michele, ho scoperto da poco il tuo blog, ma ti leggo sempre. Complimenti e stammi bene. Gianni Colombo

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