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PREMESSA

Correre per ...

Dopo tanti anni di podismo mi sono reso conto che i motivi per cui lo si fa sono infiniti.

Si corre per stare in forma, per una buona causa, per vincere, per stare in compagnia, per stare sotto un determinato tempo, per ammirare il paesaggio, per perdere peso, per fare una maratona, per scaricare tensioni, per fare le ripetute, per una staffetta a squadre, per parlare con un amico, per arrivare davanti a ...

Il movimento è sempre quello, un passo dopo l'altro, tutto il resto è diverso ogni volta. Per questo mi è venuta l'idea di creare questo blog, per raccontare in libertà il variegato mondo podistico che vivo abitualmente fatto di località, percorsi, persone e obbiettivi.
Evitando di prendersi troppo sul serio

Michele Romanini



martedì 3 febbraio 2015

... 10k - 2a StraMagenta - 01.02.2015 Magenta

 Magenta, nome che evoca un colore e una battaglia. Domenica nel consueto tripudio di colori che contraddistingue le manifestazioni podistiche sono stati circa 2mila gli atleti che sportivamente si sono dati battaglia nelle vie del centro cittadino. 
 La seconda edizione della StraMagenta, organizzata da Atletica Palzola, è stata un successone: record di arrivati nella competitiva (oltre 1070 rispetto ai 679 del 2014), record probabilmente anche nella non competitiva e nella family run e record di squalificati (ben 29) la maggior parte penso per uso di auricolari vietati dal regolamento FIDAL.
 Il ritrovo è nella grandissima Piazza Mercato,la distribuzione pettorali avviene all'interno del Palazzetto dello Sport, ampio ma così pieno di podisti da sembrare inadatto allo scopo. Ovunque mi giri c'è qualcuno da salutare, è normale perchè oggi si gioca in casa e di amici ce ne sono davvero tantissimi, come di fotografi, i migliori ci sono tutti. 
 Mentre vado in macchina a indossare chip e pettorale incrocio Claudia Gelsomino che si sta già riscaldando. Manca poco meno di un'ora alla partenza
e mi stupisco ma lei fa notare che "per il 10mila bisogna scaldarsi molto bene ...". Per eccellere ci vuole predisposizione ma anche metodo, nessuna improvvisazione, niente lasciato al caso. Ecco perchè Claudia da anni non sbaglia un colpo.
 Fa freddo, opto ugualmente per i pantaloncini corti ma non oso con le maniche e perciò maglia invernale. Inizio a far girare le gambe gironzolando per Piazza Mercato e zone limitrofe, mi infilo abusivamente in una foto del Team 3 Esse, saluto Gianni Mauri, voce della manifestazione, e quando mancano 10 minuti alle 10 sono ai nastri di partenza in posizione piuttosto avanzata insieme ai compagni di squadra Ilario, Marco e Carlo. Mi giro e dietro di noi c'è un muro umano, tra poco sarà davvero battaglia!
 Passano 7 secondi tra lo sparo e il passaggio sulla linea di partenza, ricordo perfettamente che il percorso ad anello da ripetere due volte è particolarmente tortuoso nei primi due km. 
 Via Santa Crescenzia è stretta e si deve rallentare un pochino, qualcuno corre pericolosamente sui marciapiedi rischiando di travolgere gli anziani passanti che ci camminano. 
 In Piazza Liberazione c'è un po' di tifo, più avanti l'ingresso nel cortile di Casa Giacobbe, con svolta a 90 gradi, crea un tappo e pure l'attraversamento di esso non è agevole. Tutto sommato non mi dispiace visto che amo le partenze dolci. Ancora curve secche in centro poi il tracciato diventa scorrevole. C'è un errore nel posizionamento del cartello al 3°km e mi si crea un po' di confusione nella contabilità del ritmo di corsa. 

  La cosa si accentua quando due ragazzi africani, uno in sandali e l'altro in mocassini, arrivano lanciatissimi e ci superano con facilità lasciandoci ancor più senza fiato.
 Al termine del primo giro recupero su Marco, partito forte, e su Giancarlo, partito fortissimo, passiamo insieme sul tappeto OTC e chiudo i primi 5km in 21'11" perciò se voglio restare sotto i 42' devo darmi una mossa. 

 Sto bene e accelero, il secondo passaggio attraverso Casa Giacobbe è molto più agevole, però inizio a sentire caldo, dopo il cappellino e la fascia paraorecchie anche i guanti finiscono "in tasca".
 Non so più a che ritmo sto correndo, mancano due km al traguardo e poco più avanti riconosco il berretto e lo stile di corsa di Lamberto, il filosofo di Mesero. Recupero fino ad essergli alle spalle, attendo un suo eventuale rallentamento alla distanza ma non arriva, stavolta i mille acciacchi che lo affliggono gli danno tregua. 

  Ultima curva, nel momento di lanciare lo sprint ... non ne ho più, così sia Lamby che Marco si involano verso l'arrivo.
 Il tempo ufficiale dice 41'54", tolti i 7 secondi della partenza ne esce lo stesso risultato del 2014, per la precisione un secondo in più. Mi complimento con i due "avversari", Marco dopo anni di "stavo per raggiungerti ma ..." per la prima volta mi è davanti in una gara breve: bravo Marco, se penso che praticamente corre solo la domenica ...
 Per la cronaca Ilario è già arrivato, primo baracchino in 40'59", la cura Running4You comincia a fare effetto.

  Mi cambio velocemente e torno al traguardo per fare il tifo e scattare qualche foto: siamo attorno ai 50 minuti, nel flusso ininterrotto di podisti riesco a intercettare il sorriso di Simona, la volata di Michela Marino, il mano nella mano di Miky e Bruno, il PB di Carlo Pirovano, il dietro-front delle Abbraccine Giuliana e Stella perchè "ci mancano ancora due km".  Il presidente Traietta, in borghese, non fa mancare una parola di supporto a nessuno dei suoi sanmarchini, grande Enrico.
 Sotto il tendone davanti al palazzetto c'è il ristoro, la ressa è notevole quindi meglio andare a rendere il chip e ritirare l'asciugamano ricordo della corsa.
"Allora com'è andata?" è la frase più gettonata tra i presenti seguita da "cosa stai preparando?" e "ci vediamo domenica".  

  L'allegria contagiosa di Elisa mi trascina in un selfie con fotocamera in cui credo poco e che invece riesce benissimo, un abbraccio al carissimo e finalmente sereno Gianni Colombo, un arrivederci a Joanne Reynolds, due risate con Pietro e Carola ... adoro l'atmosfera del dopo corsa, sono venuto a Magenta da solo, senza passare dal solito ritrovo previsto per i baracchini, per essere libero di rimanere qui quanto voglio, fino all'ultima premiazione!
Ecco i primi 5 uomini, velocissimi e tutti under 30 eccetto il quinto, Igor Rizzi, poi le prime 5 donne, più mature eccetto la vincitrice Elisa Cova.
 A seguire le categorie, dove conosco molti di quelli che vanno sul podio, e i gruppi con Ovat che ritira per mano di Agostino Marrazzo una coppa gigantesca.  

 C'è una classifica gruppi anche per la non competitiva e a sorpresa mi ritrovo tra le braccia un premio per QDVB consegnato addirittura dal Sindaco di Magenta come secondo gruppo più numeroso: bravi baracchini, miglior finale di mattinata non poteva esserci, grazie a tutti!
 Manca solo un saluto a una colonna dell'organizzazione, Simona Bolchini: dopo giorni di stress il suo sorriso rilassato dice tutto. Alla seconda edizione la StraMagenta si è già assestata su numeri da grande corsa, il gradimento è alto e se il trend dovesse continuare su questi ritmi probabilmente si dovrà pensare a introdurre un tetto di iscrizioni per garantirne la qualità ed evitare l'effetto DeeJay Ten.

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