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PREMESSA

Correre per ...

Dopo tanti anni di podismo mi sono reso conto che i motivi per cui lo si fa sono infiniti.

Si corre per stare in forma, per una buona causa, per vincere, per stare in compagnia, per stare sotto un determinato tempo, per ammirare il paesaggio, per perdere peso, per fare una maratona, per scaricare tensioni, per fare le ripetute, per una staffetta a squadre, per parlare con un amico, per arrivare davanti a ...

Il movimento è sempre quello, un passo dopo l'altro, tutto il resto è diverso ogni volta. Per questo mi è venuta l'idea di creare questo blog, per raccontare in libertà il variegato mondo podistico che vivo abitualmente fatto di località, percorsi, persone e obbiettivi.
Evitando di prendersi troppo sul serio

Michele Romanini



sabato 6 settembre 2014

... le vie di Rescalda - 05.09.2014

La stagione delle corse serali volge al termine e ogni anno mi dispiace un po' perchè fino alla prossima primavera ci saranno poche occasioni di cimentarsi sulle brevi distanze che notoriamente prediligo.
In concomitanza con "Sotto il pergolato" c'è un'altra serale a Nerviano molto più vicino a casa, tuttavia a Rescalda non posso mancare principalmente per amicizia con il "grande capo" Lamberto e con tanti altri Tre-essini: Michela, Bruno, Fabrizio, Gigi, Alby, Carlo, Gelindo, Alessandro, ecc. 

Inoltre mi piace il percorso cittadino e la possibilità di cenare in compagnia a fine serata sotto i tendoni della festa in oratorio.
I baracchini optano per Nerviano e ad avventurarci verso Rescaldina rimaniamo solo io e Carlo Pirovano, con Mauro che ci raggiungerà partendo direttamente dal lavoro. Come previsto senza usare il navigatore sbaglio strada un paio di volte, la prima mi salva Carlo, la seconda la fortuna.
Arrivati a destinazione la prima impressione è che ci sia meno gente del solito, infatti parcheggiamo quasi sulla linea di partenza! 


Non c'è coda alle iscrizioni, ma qui il merito è delle cassiere efficienti ...
Gente con cui scambiare quattro chiacchiere ce n'è tanta: il convalescente Matteo Raimondi, il presidente Enrico Traietta che ha con sè le maglie, "fresche di stampa", della prossima Mezza di Busto, un bel verde fosforescente (che io definisco giallo ...) molto utile per le buie uscite invernali. 

A rinforzare l'esigua presenza ossonese arrivano anche gli inseparabili Lorenzo e Aronne e dopo di loro ecco Michele Vignati, mio socio inseparabile di tante edizioni del Varesotto: il riscaldamento lo faccio con lui che è qui per la prima volta.
Due batterie per i più piccoli poi è il nostro turno con la classica partenza ore 20 al rintocco del campanile. Il gruppo è effettivamente esiguo, 240 persone, più che Nerviano ha di certo influito la concomitanza con la gara di Cassano Magnago.

Serata nuvolosa, falsamente fresca in realtà umida che ci porta a sudare molto fin da subito. Metto in atto la consueta strategia di gara, partire con dolcezza per concludere in bellezza.  La gamba post-Sgamelaa non è agile ma comunque tonica, riesco a stare di poco sopra ai 4/km con costanza per tutta la corsa, recupero piano piano posizioni senza però raggiungere l'altro Caldiroli, Gianluigi, che anzi nel finale mi stacca decisamente. 
26 minuti e 20 secondi sui 6400 metri dichiarati dal volantino, posso essere soddisfatto dato che è la seconda miglior prestazione in sei edizioni disputate.
 
 
Mauro rientra a casa, io e Carlo ci concediamo pasta-salamella-patatine e birra in compagnia di Miky&Bruno, dei bradipi zoppi Riky&Lorenzo, dei sangiorgesi Mario, Elena e Mely. 
Mario non ha corso, si sta allenando con fatica per l'imminente Oktoberfest ...coi tedeschi sarà dura ma la sua preparazione è a buon punto.


Oltre ai ragazzi cinque donne e dieci uomini sul palco delle premiazioni: Fabio Caldiroli e Cecilia D'andrea hanno sbancato la concorrenza come primo uomo e prima donna. A premio anche Bruno Fazzari (decimo) su cui avevo puntato virtualmente 10 euro per un piazzamento nei dieci. Quando le scommesse sono finte ... vinco!
 


Un bravo a tutti i tre-essini per l'organizzazione impeccabile, peccato per la diminuzione delle presenze.


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